Discriminazioni per condizione di disabilità

Con tale termine si intende una disparità di trattamento  diretta o indiretta  in ragione di una condizione di disabilità.

Si realizza una discriminazione diretta quando, per ragioni connesse ad una condizione di disabilità, un lavoratore o una lavoratrice è trattato/a meno favorevolmente di quanto sia, sia stata o sarebbe trattata un altro o un’altra in situazione analoga.

Si realizza una discriminazione indiretta quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri possono mettere un lavoratore o una lavoratrice in condizione di disabilità in una situazione di particolare svantaggio rispetto ad altri/e.

NOTA BENE
Nel rispetto dei principi  di proporzionalità e ragionevolezza e purché la finalità sia legittima,  nell’ambito del rapporto di lavoro o dell’esercizio dell’attività di impresa non costituiscono discriminazioni quelle differenze di trattamento dovute alla condizione di disabilità qualora, per la natura dell’attività lavorativa o per il contesto in cui essa viene espletata, si tratti di una caratteristica che costituisce un requisito essenziale e determinante ai fini dello svolgimento dell’attività medesima.